Aegusa, è la “farfalla” delle Egadi, e non si tratta solo di una immagine poetica, tale è la sua forma: una farfalla adagiata sul mare, con le ali aperte, costituite dalle due pianure, il Bosco ad Est e la Piana ad Ovest, divise dal Monte Santa Caterina (302 m).
Lunga circa nove chilometri e larga quattro nel suo punto più ampio, dista da Trapani circa nove miglia marine, ed è la maggiore delle tre isole principali. Ne troviamo menzione già nell’antichità, essa infatti è descritta da Omero nell’Odissea come “l’Isola delle Capre”. Ciò trova conferma nel fatto che l’altro nome con cui Favignana era conosciuta in epoca Romana era Capraria.
Le tracce più antiche di insediamenti umani sono state trovate in due grotte, entrambe nei pressi del Faraglione, la Grotta delle Uccellerei e la Grotta della Madonna.
In epoca storica fu avamposto dei Fenici, che la chiamarono Katria: resti trovati a Cala San Nicola fanno presumere che fosse un porto Fenicio, anche se non della stessa importanza di Mothia.
Durante l’epoca Romana, Roma e Cartagine si contesero le Egadi per la loro posizione strategica, ed esse furono teatro della battaglia finale della I° guerra Punica, nel 241 a.C.
Al largo della punta nord-ovest di Favignana affondarono circa 150 navi , tra Romani e Cartaginesi.
C’è chi avanza l’ipotesi che Cala Rossa abbia questo nome in memoria del sangue versato in quell’occasione.
Lo sviluppo del commercio del Tufo e delle Tonnare, per cui l’isola è famosa, ebbe inizio in epoca Romana; ma la “Mattanza” ebbe il suo massimo splendore e sviluppo durante la dominazione Araba: ancora oggi, la terminologia della mattanza, i suoi riti , i suoni , ricordano il predominio arabo.
Le torri di difesa Saracene, costruite tra l’800 e il 900 d.C., diverranno poi le fortezze cristiane di S. Caterina , S. Giacomo e S. Leonardo. In seguito, i Borboni le trasformarono in carceri per i rivoluzionari, e gli ultimi detenuti (fra cui Guglielmo Pepe) dovettero attendere il 1860 e l’arrivo di Garibaldi a Marsala per essere finalmente liberati. Sull’antica fortezza di San Leonardo fu costruita la famosa Villa Florio.
Una notazione curiosa è che, nonostante le diverse dominazioni, e quindi i diversi influssi culturali, soltanto attorno al 1700 nacque il primo nucleo del paese di Favignana; fino ad allora, gli abitanti dell’isola avevano vissuto in abitazioni ricavate all’interno delle grotte scavate nel tufo.
La tonnara, antica gloria di Favignana, vive oggi un momento di forte difficoltà, dovuto in parte al devastante strapotere economico e tecnologico delle industrie straniere, soprattutto giapponesi, e in parte alle trasformazioni climatiche, che stanno trasformando il Mediterraneo in un bacino tropicale, quindi in un habitat poco ospitale per i branchi di tonni.
Un motivo in più, questo, per impegnarsi a difendere l’ambiente, perché la Tonnara torni ad essere una risorsa economica, e non solo folclore.
Favignana, con le sue cale ed il mare cristallino, è una delle mete turistiche più famose del Mediterraneo, e riesce con naturalezza ad unire l’immenso bagaglio di tradizioni e cultura materiale con la modernità di una destinazione turistica del terzo millennio.
LEVANZO
Chiamata Phorbantia dai Romani, la più piccola delle Egadi è un’isola rocciosa, ricca di bellissime
grotte preistoriche; la più famosa è la Grotta del Genovese, che presenta incisioni, graffiti e
dipinti protostorici che ritraggono animali (cervi, bovidi, equidi, pesci) e figure umane di
diecimila anni fa.
L’isola ha un suo piccolo porticciolo ricavato da una cala naturale, con molo e banchina.
Molto belle le cale che si trovano lungo tutta la costa, dai ricchissimi fondali:
Cala Minnola e Cala Tramontana per citarne qualcuna.
MARETTIMO
L’antica Hiera è un’altura rocciosa che con il Pizzo Falcone raggiunge i 684 m., e dista dalla
terraferma 37 km.
La scarsa presenza umana ha fatto di Marittimo un vero e proprio orto botanico naturale che ancora
conserva specie vegetali in altre zone ormai estinte. Gli appassionati del trekking hanno a
disposizione numerosi sentieri in mezzo alla natura incontaminata e alla storia, visitando il bosco
di pini d’Aleppo, il sito archeologico delle “Case Romane” e il Castello di Punta Troia.
Il giro in barca dell’Isola sarà un meraviglioso susseguirsi di deliziosi quadretti, con grotte
marine dai trasparenti specchi d’acqua che creano spettacolari giochi di luce e di colore. |